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Avventure a bordo del Bernina Express

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Idea di viaggio: il trenino rosso del Bernina

Cari ospiti!
esplorare la Valtellina in estate è appassionante e divertente.
Le esperienze e le idee di viaggio di certo non mancano.
Dedichiamo questo invio per farvi conoscere meglio il Trenino del Bernina,
grazie a un’intervista a Cristina Turella.
Vi aspettiamo!
Finalmente l’estate è arrivata anche qui 😊
Un abbraccio Wilma & family

Buongiorno Cristina, parlaci un po’ di te

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Sono guida turistica da 30 anni, la Valtellina è la mia casa. Amo tutto ciò che arte e storia, amo la nostra terra e la sua cultura. Sono appassionata di teatro e mi occupo anche di progetti teatrali in ambito scolastico. Sono originaria di Tirano, una cittadina che confina con la Svizzera. Da sempre crocevia di arte di fede e di storia. Da qui potrete respirare tutte le ns vallate incluse quelle del territorio elvetico. Dal 1505 il santuario della Madonna, è il fulcro della vita di Tirano. Questo edificio religioso in puro stile del rinascimentale Lombardo, esalta il culto della Vergine. In un epoca in cui il protestantesimo bussava letteralmente alle nostre porte, e in cui Maria non veniva menzionata, il santuario diveniva un elemento identitario fortissimo per la gente della Valle.

Pensando a Tirano non si può non pensare al trenino rosso. Sappiamo che sei guida ufficiale anche di questo patrimonio.

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Esattamente. Si tratta di un viaggio emozionale che attiva tutti i sensi per gustare il viaggio e il paesaggio. Il treno parte da Tirano a 429mt sul livello del mare fino a raggiungere 2253mt alla deliziosa fermata Ospizio Bernina, per poi raggiungere con un panorama mozzafiato St Moritz, perla della mondanità engadinese.

Cosa rende il viaggio così speciale?

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Si attraversa un territorio incredibile: in pochi minuti si raggiunge la svizzera entrando nella Val Poschiavo dove si parla ancora italiano per poi raggiungere il territorio engadinese (giardino dell’inn) dove si parla Romancio. Prima di raggiungere la quota si incontrano piccoli borghi e tra i tetti delle case si possono vedere distintamente campanili con architetture contrastanti perché appartenenti alle due confessioni religiose che da secoli convivono pacificamente. Anche la natura è agli opposti. Dalle palme di Tirano si passa ai ghiacchi perenni del Morteratsch. 

Adoro poi le piccole fermate ferroviarie in legno, i boschi di conifere, la fauna locale che si avvicina alla via ferrata in cerca di cibo dai viaggiatori. Insomma, viaggiare sul trenino significa essere a bordo di un treno unico in Europa, sulla più alta trasversale europea. Si viaggia su un binario a scartamento ridotto ovvero con binari larghi un metro e affrontando una pendenza pari al 7% per circa 2/3 del percorso (60km)

UNA DELLE DOMANDE CHE CI FANNO PIÙ SPESSO È A QUALE FERMATA SCENDERE?

Esatto. Avrete la possibilità di scendere, fare una breve visita e prendere il treno successivo.

Ecco qualche suggerimento

Cavaglia >> in estate vi consiglio di visitare il giardino dei ghiacciai per poter ammirare le marmitte dei giganti conformazioni geologiche create dai vortici di acqua.
Esisteva un lago che si è prosciugato. Il percorso è ben segnalato.

Pontresina >> da qui potrete raggiungere Sankt Moritz con una bella paseggiata nel bosco di circa 40 minuti.
Oppure potrete prendere la carrozza coi cavalli (anche in inverno) nella bellissima Val Roseg.

Lej da staz >> ideale per un bagno rinfrescante!


Cosa fare una volta giunti a Sankt Moritz?

A Sankt Moritz sarai accolto dal lago omonimo. Potrati vistare St Moritz Bad, a ridosso del lago, il centro sportivo ippico e passeggiare lungo il lago. A St Moritz Dorf potrete invece ammirare alberghi prestigiosi e negozi. Questa zona si potrà raggiungere con la scala mobile (segui il fiocco di neve 😉 attraversa tutto il parcheggio e raggiungi la scala mobile che da 1700mt sale ai 1856 del Badrutt Palace Hotel.)

In piazza scorgerete la statua di st. Maurizio, la chiesa protestante e il campanile pendente e quel che resta della vecchia chiesa di st. Maurizio Le case sono impreziosite dagli “sgraffiti”, dei disegni impressi con punteruoli nell’intonaco fresco, che rendono uniche le case engadinesi.

Quale periodo ci consigli?

Ogni stagione è speciale. La mia preferita è l’inverno quando questa linea rossa attraversa muri di neve. Il colore rosso serviva proprio per spiccare nella neve. Ma anche questo è un periodo favoloso. Ad ogni lago si scopre un nuovo colore dato dal fondale e dalla composizione delle acque. I più famosi sono il Lago Bianco e il Lago Nero. Proprio tra questi in estate si percepisce il confine bel visibile fra il bacino che confluisce verso il mar adriatico e il mar nero. Le acque si dirigono in direzioni opposte. Inutile dire che i colori dell’autunno sono magici! C’è tanto da raccontare, soprattutto riguardo alla storia, alle tradizioni! Spero che questa esperienza sia luminosa come il logo del sole di St Moritz registrato sin dal 1930! Cristina

Scriveteci per avere tutti i contatti di Cristina


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